Nobody Owns the Land: Earth, Forest, Mahk installazione site-specific di Byoung Soo Cho nel Cortile d’Onore e gli espositori dell’edizione 2025
In occasione della prossima edizione della Milano Design Week, dal 6 al 13 aprile 2025, MoscaPartners torna a Palazzo Litta con MoscaPartners Variations, una mostra collettiva dedicata al design innovativo e al mondo del progetto. Filo conduttore dell’esposizione sarà Migrations, tema dal significato poliedrico.
Nuova visione sarà restituita anche al Cortile d’Onore: MoscaPartners affida infatti all’architetto coreano Byoung Soo Cho – al suo primo intervento site-specific in Italia – l’installazione all’interno dello spazio. Il lavoro, intitolato Nobody Owns the Land: Earth, Forest, Mahk, esplora il tema dell’esposizione integrando le filosofie architettoniche orientali e occidentali.

L'EVENTO PIÙ ATTESO DA ARCHITETTI E DESIGNER DI TUTTO IL MONDO
Anche quest’anno la linea progettuale di MoscaPartners, evidente fin dal suo primo intervento a Palazzo Litta, è quella di coinvolgere architetti, designer, creativi e aziende internazionali. In questo modo la mostra diventa motore di connessione e innovazione, superando il significato puramente geografico. Da questi spunti di riflessione nasce Migrations: una ricognizione sull’idea di scambio e contaminazione tra culture e visioni diverse, innesco creativo che accosta tradizioni geograficamente e concettualmente lontane tra loro.
In un processo che stimola la ricerca di soluzioni innovative e sostenibili, Migrations racconta il design come viaggio non solo fisico, ma anche intellettuale e culturale. La filosofia di rinnovamento continuo di MoscaPartners si traduce dunque in una piattaforma di condivisione in cui professionisti e creativi possono confrontarsi e affrontare insieme le sfide della contemporaneità.
“Tornare a Palazzo Litta significa per noi riprendere un discorso sulla creatività e sulle visioni del progetto che si sviluppano in giro per il mondo”, afferma Caterina Mosca, fondatrice di MoscaPartners insieme a Valerio Castelli. “Cercare nuove interpretazioni architettoniche e creative, anche lontane da noi, e portarle a Milano in occasione della Design Week è un punto di forza del nostro modo di lavorare. Offrire a progettisti che non hanno mai lavorato in Italia un palcoscenico come il Cortile d’Onore di Palazzo Litta è un’esperienza sempre nuova che ci dà la possibilità di guardare oltre e trovare chiavi di lettura diverse rispetto alle sfide della contemporaneità. Con Nobody Owns the Land: Earth, Forest, Mahk vogliamo riflettere sull’idea di terra, non solo come spazio fisico ma come patrimonio comune, legato alle responsabilità di chi lo abita. Questo tema si intreccia con il nostro focus di quest’anno: Migrations. Parlare di migrazioni significa esplorare il movimento delle idee, delle culture e dei materiali, un processo che arricchisce chi lo vive e chi lo accoglie. Anche il percorso nelle sale storiche di Palazzo Litta rispecchia questo concetto. Qui ospitiamo aziende da 11 nazioni diverse, realtà che portano con sé il meglio del design contemporaneo, sperimentando nuovi materiali e tecniche produttive. Ognuno di loro contribuisce con una visione unica, trasformando questa mostra in un dialogo tra tradizione e innovazione, radici e futuro.”
NOBODY OWNS THE LAND: EARTH
Questi stessi principi trovano espressione nell’installazione Nobody Owns the Land: Earth, Forest, Mahk di Byoung Soo Cho allestita nel Cortile d’Onore di Palazzo Litta. Al centro della corte seicentesca, delimitata da un colonnato, emerge Earth, primo elemento dell’opera: una piattaforma sospesa, una forma geometrica ricoperta di terra rossa in contrasto con il cielo blu di Milano. Il significato di questo lavoro si svela nel momento storico attuale, in cui la terra è oggetto di conflitto: lo spazio creato diventa un’occasione di meditazione. Il visitatore è invitato a salire, scalzo, sulla superficie sospesa, per sentire la terra sotto i piedi e vivere un’esperienza sensoriale diretta.
“La terra, nessuno la possiede, ma tutti la vivono insieme,” afferma Cho. “Sebbene non sia mai nata, dà origine a innumerevoli storie di vita. Queste storie sono inseparabili dalla terra, proprio come noi siamo inseparabilmente intrecciati, viventi e reciprocamente abbracciati”.

A partire da questo concetto, l’installazione dà voce al secondo elemento che la compone – Forest – che si snoda tra le colonne del primo tratto del porticato. Varcata la soglia di Palazzo Litta i visitatori vengono accolti da una serie di pitture astratte realizzate da Byoung Soo Cho mischiando alla pittura e all’inchiostro la terra, e accostate orizzontalmente l’una accanto all’altra. Ogni opera è stata concepita in un momento diverso ed è stata realizzata con rapidi gesti spontanei. Istanti distinti si raccolgono così in un’unica continuità orizzontale, come alberi che si radunano nella foresta, sovrapponendo la propria storia e crescendo verticalmente, assieme.
“Ogni dipinto privilegia non la perfezione individuale, ma la continuità orizzontale e la stratificazione verticale delle opere,” spiega Cho. “Questo approccio trasmette vari fenomeni e ricordi della vita, formando collettivamente un’installazione che ricorda una foresta”.
LA BELLEZZA DEL MAHK E LA CRITICA SOCIALE ALLA TERRA
L’installazione pittorica di Byoung Soo Cho, con il messaggio “Nobody Owns the Land”, esplora la critica allo sfruttamento del pianeta e invita a una visione globale della terra. Utilizzando materiali tradizionali coreani come polvere e terra, i suoi dipinti incarnano l’approccio imperfetto del Mahk, che celebra la bellezza del disordine naturale. Cho si ispira a questa filosofia anche nelle sue ceramiche Mahksabal, riflettendo su umiltà e imperfezione. Il Mahk, simbolo di un vuoto che rispetta e celebra l’ambiente, chiude l’installazione in un ciclo che rimanda alla bellezza della semplicità e del materiale, omaggiando la cultura coreana.
Alcuni dei progetti partecipanti alla mostra MoscaPartners Variations

MoscaPartners Variations, Palazzo Litta, HONOKA by James Kaoru BURY, Kazuki FUJIWARA, Shinnosuke HARADA, Ryo SUZUKI, Moritaka TOCHIGI, Shoichi YOKOYAMA con Aqua Clara

MoscaPartners Variations, Palazzo Litta, Tactile Baltics, curatela di Triin Loks, Dita Danosa, Audrone Drungliaté

MoscaPartners Variations, Palazzo Litta, Super Loop